Cosa fa una società di Collecting?
Una società di gestione collettiva dei diritti d’autore si occupa di amministrare e tutelare i diritti d’autore relativi alla musica inedita, così come di raccogliere e ridistribuire i proventi relativi allo sfruttamento commerciale di un’opera.
Le società di collecting concedono in licenza le opere coperte da copyright e ne raccolgono le royalties, dopo aver ricevuto mandato da chi ne possiede la paternità, insieme agli eventuali editori. In Italia la principale società che si occupa di intermediazione dei diritti d’autore legati alle opere è la Siae (Società Italiana Autori ed Editori). Alla Siae A? possibile associarsi o semplicemente conferire mandato (ad un costo inferiore), pagando una quota annuale. Con l’iscrizione alla Siae l’autore è tenuto tempestivamente a depositare le proprie composizioni inedite. Generalmente ogni nazione ha la sua società di collecting. Ad esempio, in Francia è presente la SACEM, in Spagna la SGAE, in Inghilterra l’ASCPA e in Germania la GEMA.
In Italia, esiste solo la Siae?
Dopo la liberalizzazione avvenuta nel 2008, si sono aperte le porte ad altre società di collecting, come Soundreef (che ha sede nel Regno Unito), che si occupano di gestire i diritti relativi alle opere degli associati. Ci sono molte differenze tra la Siae e le altre società. Soundreef, ad esempio, non prevede una tassa di iscrizione, mentre la Siae prevede una quota associativa. Di contro, la percentuale di trattenute nella gestione delle provvigioni + più alta in Soundreef rispetto alla Siae.
Depositare un proprio brano alla Siae serve soltanto per la gestione dei diritti d’autori?
No. Tramite il deposito di una propria opera musicale alla Siae si ha il vantaggio di ottenere, oltre alla gestione dei diritti d’autore legati alla commercializzazione dell’opera, una tutela legale nei confronti di eventuali plagi, tutto ciò? compreso nel costo associativo annuale. Il costo sicuramente può essere poco sostenibile per molti associati, soprattutto per chi si trova all’inizio della propria carriera musicale (c’è da dire che da poco è stata abolita la quota associativa annuale per chi ha meno di 30 anni).
Il deposito alla Siae fornisce però la garanzia di possedere una prova legalmente certa della paternità di un’opera. E’ La Siae tiene infatti un registro pubblico delle opere dell’ingegno, in quanto società pubblica.
Ci sono altri metodi per dimostrare la paternità di un’opera?
Quello relativo alla paternità delle opere è sempre stato un argomento molto controverso. Esistono sicuramente innumerevoli alternative alla Siae, a partire proprio da alcune società private, come Patamu e Copyzero, che si occupano proprio di questo. Queste società utilizzano un metodo affidabile, quello della marcatura temporale, ossia il procedimento che permette di associare una data e un’ora a qualsiasi file informatico. E’ sempre importante, però, verificare la durata della tutela, oltre a tenere in considerazione il fatto che una società privata è sempre a rischio chiusura nel tempo, per cui è sempre possibile che un giorno la dimostrazione di paternità di un’opera venga meno.
Ci sono tante altre modalità, tutte con più o meno limiti del caso, per tutelare un proprio brano musicale, come utilizzare la Pec, auto-inviarsi una raccomandata a mezzo posta. Vale sempre il principio della dimostrazione del possesso dell’opera ad una determinata data, in caso di controversie legali. Tutti questi metodi alternativi hanno purtroppo dei limiti. Per fare un esempio: la Pec è uno strumento valido solo in Italia, cosa succederebbe se la controversia sulla paternità dell’opera avvenisse all’estero? Oppure, sarebbe possibile dimostrare al 100 % che una raccomandata postale non sia stata in qualche modo manomessa?
Cosa serve per depositare una canzone?
Per depositare un proprio brano inedito e permettere ad una società di collecting di amministrare i proventi derivati dalla sua commercializzazione, è necessario possedere una partitura dell’opera, oltre all’audio della stessa. Per il deposito alla Siae è richiesta la sola linea melodica di un brano. E’ naturale che una trascrizione completa, realizzata nei dettagli, permetterà di identificare il brano in maniera corretta, soprattutto nel caso di controversie legate ad un plagio.
Il deposito Online, disponibile da pochi mesi, permette anche l’upload della parte audio (già disponibile in precedenza per musica difficilmente trascrivibile, come quella elettronica), ma è da tener presente che in sede legale si fa sempre riferimento alla partitura scritta.